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HOMO HUMUS- Kuhfladenphilosophische Hoffnungsfunken

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Il cabarettista Luca Maurizio ci accompagna in un viaggio satirico dall'umanesimo all'umusismo – tra sterco, microbi e questioni di potere.
Umoristico, profondo e meravigliosamente strano.

Descrizione

Data
10.09.2025 um 20:00 Uhr
11.09.2025 um 20:00 Uhr
12.09.2025 um 20:00 Uhr
13.09.2025 um 20:00 Uhr
14.09.2025 um 18:00 Uhr
Prezzo
Ingresso singolo Fr. 35.–
Sconto soci Fr. 10.–
Ingresso singolo per studenti fino a 25 anni
IV Destinatari / Kulturlegi / Professionisti del teatro Fr. 15.–
Luogo
Klibühni, Il Teatro
Organizzatore
Klibühni, das Theater

"Ricordati, amico, che sei fatto di humus e tornerai all'humus!"
sussurrano milioni di microrganismi, reti fungine e lombrichi, che formano una simbiosi che afferma la vita in uno sterco di vacca.

In un'epoca di Homo Sapiens apparentemente superiore, l'"Homo Humus" si erge come una nuova speranza planetaria: una specie ibrida, dotata di abilità androidi e abbinata alla modestia di Heidi.
Con il suo motto "Dall'umanesimo all'umanesimo", riuscirà a traghettare il fragile equilibrio tra potere e libertà, la vicinanza alla natura e l'infatuazione per l'intelligenza artificiale, la diversità e l'uguaglianza in acque più tranquille e a lanciare l'urgente aggiornamento della Rivoluzione francese?
L'Homo Humus permetterà alle vere comunità di prosperare, emanciparsi dalla seduzione del capitale e riconoscere la differenza tra libertà e svago, invece di sognare solo di viaggiare in giro per il mondo?

Il cabaret satirico "Homo Humus" si ispira da un lato a pensatori odierni come Yuval Harari o Thomas Piketty, e dall'altro al destino del ceto inferiore della Bregaglia nel secolo scorso. Si trattava soprattutto di piccoli agricoltori cattolici italiani, che non conoscevano il termine economia circolare, ma la esemplificavano ogni giorno per mezzo di chiodi arrugginiti e piegati. O sulla base della lana di pecora, che è stata gradualmente trasformata in maglioni. O la vecchia mucca che ha sostituito il motore del carro del fieno ed è stata rispettosamente salutata da tutta la famiglia dopo il suo ultimo respiro, masticando con gratitudine la lingua, la costola o l'ultima vertebra della coda a tavola.

L'opera è un appello umoristico e amorevole per una visione fiduciosa e coraggiosa del futuro. Partendo dai nostri antenati, riprende le odierne condizioni politiche globali influenzate dall'intelligenza artificiale e trova spunti di riflessione sorprendentemente spontanei e meravigliosamente non convenzionali.
Scintille di speranza per una nuova distribuzione politica, religiosa e finanziaria del potere sono sparse tra osservazioni storico-culturali, filosofico-giardino e urbano-economiche della vita quotidiana.
Retrospettive sensibili si alternano a idee creative ad alta velocità, il che mette all'estremo sia i muscoli che i muscoli che ridono.


L'Homo Humus si perderà allegramente nelle realtà virtuali e allo stesso tempo celebrerà la sua vicinanza alla natura con rituali esoterici di sterco di vacca?
La colonizzazione di Marte in un'atmosfera senz'aria, fredda a meno 30°, sferzata da tempeste solari, è lo scenario futuro più piacevole che rimanere sulla Terra con scarponi da montagna vegani e terapia con humus che espande la mente?

Pensa vicino alla terra. Ridi di cuore. Sperare coraggiosamente.
Tra sterco, microbi e questioni di potere.

Oeil extérieur: Lorenzo Polin
Produzione: Klibühni Chur

Sede

Responsabile del contenuto: Guidle.
Questo contenuto è tradotto automaticamente

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