Pont Nef - itinerario per ciaspole
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Descrizione
La maggior parte degli automobilisti attraversa di corsa il paese sulla A 13. Un errore: infatti San Bernardino, dominato dall'angoloso Piz Uccello, ha molto da offrire. Per esempio suggestive zone di palude e torbiere che possono essere esplorate anche d'inverno.
Seguendo l'antica strada del passo, iniziamo la passeggiata passando dalla Capanna Genziana. Qui comincia il vero percorso invernale. Sotto di noi, nascosto in profondità nella montagna, si trova il tunnel di San Bernardino. Il sentiero lo attraversa conducendo verso il punto culminante dell'escursione invernale, al cosiddetto «Pont Nef» (ponte nuovo). Costruito nel 1864 come sostituzione del vecchio ponte ad arco Vittorio Emanuele, che prese il nome dal re sardo. Il suo regno partecipò al finanziamento tra il 1819 e il 1823. Il ponte era il fulcro dell'antica via commerciale che collegava i centri economici della Lombardia e del Piemonte con il nord Europa. Sopra il Pont Nef è ancora visibile il tracciato della vecchia strada. Una targa informativa ricorda il cosiddetto «Ponte del Re».
La rilassante escursione offre non solo aspetti storici: resta il tempo per ammirare nuovamente il panorama dominato dal monte di casa, il Pizzo Uccello. Ammiriamo il sorprendente paesaggio montano con le sue torbiere innevate, le punte sporgenti dei pini cembri e, di tanto in tanto, le tracce degli animali selvatici. Poco dopo il Pont Nef il sentiero ci riporta al paese passando dalla frazione Gareida e dall'evidente complesso residenziale Albarella. Tornati nel paese, ci riscaldiamo con una cioccolata calda o riprendiamo energie con un buon pezzo di torta.
Responsabile del contenuto: Ente Turistico Regionale del Moesano (ETRM).

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