Chiesa San Bernardino Mesolcina Calanca

Sant'Antoni de Bolada

Sant'Antoni de Bolada
Un'immagine dai tempi della ricostruzione della chiesa di Sant'Antoni de Bolada

La cappella Sant’Antonio de Bolada, situata tra i Monti di Sta. Maria i.C. e Braggio, è stata costruita durante la peste del 1620, per salvare la popolazione dal terribile flagello. 

Descrizione

Tra il 2000 e il 2004, un gruppo di volontari e donatori ha ricostruito l'antica chiesetta, preservando la struttura originale e arricchendola con un mosaico del giovane artista ticinese Leonardo Pecoraro. 

Riflessioni sull’Opera a mosaico "Vita" di Leonardo Pecoraro, all'interno della chiesa:

All’interno del cerchio vi sono gli elementi fondamentali per la vita.

Il sole: la Val Calanca è una terra baciata dal sole, la luminosità del quale è simbolo di forza vitale.

L’acqua è essenziale per la vita, la crescita e la sopravvivenza.

Le Spine: ogni essere vivente nel corso della propria vita attraversa momenti dolorosi ma utili per rafforzare l’anima e lo spirito e per poter apprezzare meglio l’essenza del vivere. All’epoca della costruzione della Cappella nel XVII sec. la regione fu colpita dalla peste, un accenno a quel tragico evento è rappresentato da un passaggio di spine di dolore.

Alla base c’è la Terra, l’elemento verde, la natura indispensabile per ogni nascita, crescita e rinascita, come questa Cappella.

È un’opera semplice e di immediata comprensione, davanti al quale ci si può chinare in un momento spirituale di riflessione e contemplazione sul nostro vivere.

Cartina

Responsabile del contenuto: Ente Turistico Regionale del Moesano (ETRM).

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